Guida su abbandono e randagismo in Italia: cosa dice la legge, quali sono le sanzioni e come viaggiare in sicurezza con i tuoi animali.
Cosa dice la normativa italiana
La legge 281/1991 ha introdotto il principio no kill nei canili sanitari e stabilisce la gestione pubblica del randagismo. Prevede l’identificazione dei cani e l’anagrafe canina locale e nazionale. L’Accordo Stato-Regioni del 6 febbraio 2003 ha fissato il microchip come unico sistema ufficiale di identificazione e la banca dati nazionale, utile a ritrovare gli animali smarriti e a rilasciare i passaporti.
Con la legge 189/2004 il codice penale ha introdotto i “delitti contro il sentimento per gli animali” (uccisione, maltrattamento, combattimenti). L’articolo 727 c.p. punisce l’abbandono con arresto fino a 1 anno o ammenda da 1.000 a 10.000 euro. È inoltre vietato l’uso commerciale di pelli e pellicce di cane e gatto (Reg. CE 1523/2007).
Identificazione e anagrafe
- Cani: microchip obbligatorio su tutto il territorio nazionale e iscrizione in anagrafe entro 60 giorni dalla nascita o dall’acquisto.
- Gatti: l’obbligo dipende dalla normativa regionale; l’identificazione è comunque fortemente consigliata per prevenire smarrimenti.
- Dati sempre aggiornati: verifica che numero di telefono e indirizzo in anagrafe siano corretti prima di partire per una vacanza.
- Passaporto europeo: per viaggiare all’estero servono microchip e vaccinazione antirabbica valida; il passaporto è rilasciato dai servizi veterinari pubblici.
Reati e sanzioni in sintesi
- Abbandono (art. 727 c.p.): arresto fino a 1 anno o ammenda 1.000–10.000 €.
- Maltrattamento (art. 544-ter c.p.) e uccisione (art. 544-bis c.p.): pene più severe fino alla reclusione.
- Combattimenti e competizioni illegali (artt. 544-quater e 544-quinquies c.p.): reati specifici con aggravanti.
- Divieto pellicce di cane e gatto: commercializzazione vietata in Italia e nell’UE.
Prevenire il randagismo
- Sterilizzazione: riduce nascite indesiderate e comportamenti di fuga.
- Responsabilità: adotta solo se puoi garantire cure, tempo e spese per tutta la vita dell’animale.
- Microchip e targhetta: doppia sicurezza per il rapido ricongiungimento in caso di smarrimento.
- Educazione: cane socializzato e abituato al trasportino viaggia meglio e con meno stress.
In viaggio con cani e gatti
Chi si sposta per vacanza o lavoro con il proprio animale deve pianificare con anticipo. Scegli strutture pet-friendly come quelle presenti su vacanzeanimali.it, verifica regolamenti di hotel, spiagge e mezzi di trasporto, e prepara un kit da viaggio (acqua, ciotole, guinzaglio e museruola ove richiesto, trasportino, farmaci, sacchetti igienici). Evita le ore più calde, fai soste regolari e non lasciare mai l’animale in auto.
Se trovi un animale vagante
- Mantieni la calma e valuta la sicurezza della zona.
- Contatta la polizia locale o i servizi veterinari della tua ASL; possono attivare il canile sanitario per la cattura.
- Verifica il microchip: se l’animale è avvicinabile, un veterinario può leggerlo e rintracciare il proprietario.
- Evita inseguimenti: potresti spaventarlo e metterlo in pericolo.
- Se necessario, offri acqua e riparo temporaneo e segnala il ritrovamento sui canali ufficiali del Comune.
Domande frequenti
Le colonie feline sono tutelate?
Sì. I gatti che vivono in libertà sono protetti; i Comuni, con le ASL, ne curano gestione, censimento e sterilizzazione, nel rispetto della legge 281/1991.
È obbligatoria la sterilizzazione?
Non esiste un obbligo generale, ma è una misura raccomandata dalle istituzioni per il benessere animale e per prevenire il randagismo.
Posso viaggiare in Europa con il cane o il gatto?
Sì, con passaporto europeo, microchip e vaccinazione antirabbica in corso di validità. Controlla sempre eventuali requisiti aggiuntivi del Paese di destinazione.
Messaggi chiave
- L’abbandono è un reato e non ha scuse.
- Prevenire è possibile: microchip, sterilizzazione, educazione e viaggi pianificati.
- La comunità conta: segnala, adotta in modo responsabile e scegli servizi che rispettano gli animali.